martedì 5 febbraio 2008

Il popolo sardo navigatore i Precursori dei popoli del mare


Seconda recensione del socio Sandro Garau


Ipotesi e opinioni a quesiti sul popolo sardo nuragico.

Il popolo sardo navigatore i Precursori dei popoli del mare


Sul Mediterraneo qualcosa stava cambiando, un orda di popoli emigrarono dall’Asia minore alla ricerca di altre terre intorno al 2300-2000 a.C. Mossi da una carestia che logorava per più di 300 anni le loro terre.
Si presuppone che nel periodo intorno al 2000-1700 a. C. genti asiatiche giunsero in Sardegna. Ma è proprio qui, in questa isola ,che il popolo asiatico ebbe una nuova origine. Si forgiò inaspettatamente una prodigiosa e lenta fusione del popolo Asiatico col popolo sardo nuragico.( quelli abitanti intorno alle coste e sud Sardegna eccetto i sardi nuragici dell’entroterra) Miscelando i loro usi e costumi il loro culti e conoscenze le due etnie accrebbero reciprocamente la loro potenza negli armamenti, l’evoluzione tecnologica,i culti religiosi e l’arte nella navigazione bellica ma sopratutto commerciale.

Diventando famosi in tutto il Mediterraneo col nome mito dei Shardana.

Il popolo sardo di navigatori già tracciava rotte sulla penisola Italica e Iberica attraverso i secoli del 3000-2300 a.C. Essi sono identificati come gli abitatori delle isole sarde. Gli antichi li chiamavano Eraclidi Tyrsenoi,Tirrenidi. ( Costruttori di torri .I sardi nuragici erano gli artefici assoluti.)

Prima Ipotesi

La premessa e la sostanza è, che il popolo asiatico agli esordi di immigrazione in Sardegna si trovarono di fronte ad una terra sorprendente, organizzata politicamente e religiosamente in possesso di tecnologie e conoscenze astronomiche. E per concludere abili uomini di mare ed espertissimi navigatori.

E’ giunto il momento di screditare definitivamente che i sardi nuragici abitassero solo all’interno dell’isola. E impensabile e irrealistico che per millenni un popolo isolano non abbia mai sperimentato l’idea e l’arte del navigare.

A credito della loro fama il popolo asiatico abili navigatori ma soprattutto spietati guerrieri come le storia insegna avrebbero dovuto mettere a ferro e fuoco l’intera isola con tutti i suoi abitanti per consolidare il loro dominio e conquistare l’assoluta autorità in questa terra.

Ma cosi non fù . E non poteva mai essere.

Proprio a causa che questi popoli asiatici colpiti da una tremenda e lunga carestia,si sfaldarono e si disgregarono chi per mare chi per via terra alla ricerca di nuove terre più ospitali. Ecco perché non di certo avrebbero potuto avere una flotta potente per il trasporto di forti truppe e vettovaglie. Una carestia che logora 300 anni una popolazione la indebolisce su tutti i fronti.
Il popolo asiatico approdò debole e disorientato. Non ci furono atti bellici perché non avrebbero potuto, preferendo così una più consona alleanza. Il popolo dei sardi nuragici li accolse prestando asilo sulle nostre coste gia attrezzate di porti , quieto vivere e fiorenti attività commerciali. Con le loro migliaia di costruzioni di Nuraghi,villaggi.dolmen,pozzi sacri costruzioni ciclopiche, resero l’isola il centro più evoluto e urbanizzato del mondo.

L’ospitalità dei Sardi è ancora pregna nel nostro DNA.
La sottomissione invece per chi conosce la storia sarda ( quella vera ) non si associa a l’essere
sardo, che ambisce ancora oggi che la Sardegna sia una Nazione unita.

Seconda ipotesi

Col trascorrere del tempo altre ondate di immigrati del popolo asiatico arrivarono in Sardegna molto probabilmente accompagnati dallo stesso popolo sardo di navigatori. Quello che antichi battezzarono per la loro fama con nomi come Teresh, Tyrsenoy, Tirrenidi, Etruschi ( e qui ci sarebbe da aprire un lungo capitolo ) non erano niente altro che il popolo sardo di navigatori. Essi dominavano il mar Tirreno e il mar mediterraneo occidentale occupando la penisola italica allargandosi nella penisola Iberica e Francia e triangolando ovviamente con la loro terra d’origine la Sardegna.

Dunque è facile ipotizzare che il popolo asiatico navigatore prima di giungere in Sardegna si siano prima incrociati e conosciuti nel sud Italia e Sicilia o nel versante occidentale della penisola Italica stringendo forse da subito una alleanza. Accomunati della stessa arte del navigare e dall’essere indomito e conquistatore.
E in Sardegna realizzavano la loro base che in tutto il periodo cronologico dell’età del bronzo dal 1700-900 a.C. straziarono tutto il mediterraneo. Alleandosi con gli altri popoli del mare Tjeker, Likku, Libu, Shakalasa, Phelets, dominavano e insidiavano a più riprese terre come la Grecia, l’Egitto e le altre coste del mondo conosciuto.

Il millennio dai mille interrogativi.

Gli storici datano il secondo diluvio universale nel 3200 a.C che inghiotti la Sardegna meridionale .L’attuale pianura del Campidano un’enorme bacino situato sotto il livello del mare fu letteralmente inondato. Il popolo sardo nuragico resistette a questo flagello sulle montagne dell’entroterra. Le loro torri innalzate al cielo non mostrarono certo la bandiera bianca .Ne succedettero altre più fiere alte e maestose a placare l’ira della Dea Madre.
Di conseguenza non credo proprio che la civiltà nuragica che i greci identificavano col nome di Feaci i Costruttori dei nuraghe potesse essere scomparsa .
Penso invece ad una evoluzione che nel millennio dal 3200-2300 a.C. i sardi nuragici diedero inizio alla ricerca di scafi più robusti e veloci e al perfezionamento della tecnica di navigazione.

La comunità sarda nuragica si impegnava a far fronte ad un possibile esodo di massa se il mare non avesse cessato la sua ira.

Il popolo che traghettava intorno all’isola, imposta la rotta, volgendo la prora dei suoi scafi a Oriente e a Occidente. andando ad occupare la penisola Italica e Iberica .Alla ricerca di una ipotetica terra facoltativa ospitale e sicura. Il terrore la furia che il mare aveva esercitato ormai era una cicatrice incancellabile nella mente e nello spirito dei sardi nuragici.
Lasciando tracce documentate e indelebili dei costumi, usanze,arte e culti sardi là dove si insidiavano. Avviando processi e progressi nello sviluppo ,cultura, e modernità.

E’ possibile che i sardi navigatori fossero i precursori dei popoli del mare.

I sardi nuragici abitatori sulle montagne dell’entroterra preservavano pura e integra la loro razza ed etnia. Conservando i loro riti e culti spirituali,le loro conoscenze tecnologiche e astronomiche.
Essi erano il punto di Equilibrio e il Benestare di tutti i popoli del mare che operavano intorno alle coste e nel meridione della Sardegna,grazie al fatto che interagivano con il popolo sardo di navigatori nel rispetto di una buona alleanza.
Tanto quanto si può affermare, che i popoli del mare insidiati nell’isola Shardana in testa, “pagavano” una sorta di dazio e devozione, con offerte e doni materiali e votivi ,verso quella etnia che a tutto diede Inizio………..Il popolo sardo nuragico.


DEU SEU SARDU CUMENTI A SU DIRITTU PRUSU ANTIGU S’ORGOGLIU NOSTRU

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